Blog di Valeria Ferrari Wedding Planner

Viaggio di nozze rovinato: cosa fare?

Giovedì 26 settembre 2013
Scegliere la compagnia giusta è fondamentale! - Dal film "Viaggi di nozze", Verdone
 
Settembre: mese gettonato per i matrimoni! Io stessa non ho resistito alla tentazione di sposarmi in un mese così bello, dolcemente malinconico e con un clima davvero ideale per sfoggiare abiti da sposa favolosi. E così, dopo aver festeggiato in grande stile, verso i primi di ottobre, quando in Italia spuntano i primi giubbini, giacche e piumini (gli esagerati sono sempre un must!) si parte verso il tanto desiderato viaggio di nozze…si, proprio quel viaggio che si sogna, si immagina e si aspetta con trepidazione, come da bambini si attendono i doni sotto l’albero di Natale!
 
Ma andare in viaggio di nozze con un bel pacchetto turistico “all inclusive”, magari in una località esotica, può, ahimè, trasformarsi in una vacanza da dimenticare, complice, a volte, il caso fortuito oppure, più frequentemente, la poca professionalità o l’incompetenza di agenzie di viaggio, tour operator o compagnie aeree, solo per citare alcuni esempi.
 
Che cosa si intende giuridicamente per vacanza? Il concetto è molto ampio e ricomprende qualsiasi occasione di riposo, relax, piacere e svago, al fine di rigenerare le energie psico-fisiche della persona. Pertanto, avremo un’ipotesi di “vacanza rovinata” ogni qual volta tutto ciò non si sia realizzato. Particolarmente grave, ai fini di un eventuale risarcimento, sarà l’ipotesi in cui la “vacanza rovinata” sia proprio un viaggio di nozze. Tuttavia, è bene precisare che, per poter parlare di risarcimento danni, la mancata realizzazione di tale finalità deve essere non trascurabile o marginale. Sarà poi il giudice, caso per caso e tenendo conto di tutte le circostanze concrete che si sono verificate, a stabilire se ciò che è andato storto durante la vacanza abbia creato effettivamente disagi, difficoltà o impedimenti.
 
Per avere un quadro più chiaro vi faccio alcuni esempi:
 
  • lo smarrimento del bagaglio da parte del vettore aereo, di norma, non è tale da pregiudicare in modo significativo il fine di svago e relax della vacanza, ma nel caso in cui lo smarrimento sia avvenuto sul volo di andata e riguardasse il bagaglio di uno o di entrambi gli sposi in viaggio di nozze, è evidente il disagio notevole che ciò comporterebbe loro, sia per l’unicità del viaggio, sia per la conseguente necessità, una volta giunti a destinazione, di acquistare alcuni capi di abbigliamento e beni di prima necessità.
  • anche il ritardo aereo generalmente non è una circostanza tale da vanificare in modo significativo la vacanza, ma nel caso in cui il ritardo costringa i turisti a passare, ad esempio, la sera dell’ultimo dell’anno in aeroporto, anziché a festeggiare con gli amici in un rinomato e famoso ristorante appositamente prenotato, ovvero ritardare di qualche giorno il viaggio di nozze, con conseguente perdita di giorni ad esso dedicati, sarà facile parlare di richiesta di risarcimento danni.

 

Gli imprevisti in viaggio di nozze... - Foto di Zankyou

 
Vediamo, quindi, quali sono i disagi che possono minacciare la vostra honeymoon. Partiamo con il viaggio: aereo, treno, macchina, qualsiasi sia il vostro mezzo di trasporto accertatevi bene dell’affidabilità dello stesso. Soprattutto con gli aerei, come già accennato, l’insidia può essere dietro l’angolo, vuoi per ritardi nella partenza, magari con conseguente “soggiorno forzato” in aereoporto, vuoi per lo smarrimento dei bagagli, augurandoci che ciò non accada proprio durante il viaggio di andata. 
 
Anche una volta arrivati a destinazione le cose possono essere non proprio come ve le aspettavate:
 
  • Fatiscenza della struttura alberghiera
  • Sistemazione in camera di categoria inferiore
  • Malfunzionamento degli impianti
  • Lenzuola o asciugamani macchiati 
  • Assenza dei servizi illustrati nella brochure informativa
 
Cosa fare, dunque, se ci siamo imbattuti in una “nonpropriohoneymoon”? Innanzitutto è bene chiarire che le sentenze in materia riconoscono come risarcibile il danno non patrimoniale da vacanza rovinata, consistente nel pregiudizio dovuto alla lesione dell’interesse degli sposi di godere pienamente del viaggio di nozze loro organizzato, come occasione irripetibile di piacere e di riposo. L’organizzatore del viaggio di nozze, infatti, si assume obblighi contrattuali di tipo qualitativo, con l’obiettivo principale di creare un’occasione unica di svago e relax per gli sposi. Per far sì che questo avvenga è necessario che tutti i servizi convergano a questo scopo e che le offerte prospettate siano corrispondenti alla realtà.
 
La Cassazione ha precisato, inoltre, che non è rilevante chi sia il soggetto che abbia rovinato la vacanza, quindi gli sposi hanno diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da parte del tour operator e dell’agenzia di viaggi, ritenuti entrambi responsabili, non solo nel caso in cui la vacanza non sia andata nel modo atteso per fatti a loro direttamente imputabili, ma anche quando ciò sia dipeso da un inadempimento da parte di terzi soggetti incaricati di fornire sul luogo i servizi pattuiti.
 
Infine, è bene ricordare che il turista che ritiene di aver subito un danno a causa della mancata corrispondenza tra ciò che è stato promesso e ciò che invece gli è stato offerto, deve agire velocemente nel denunciare i disservizi riscontrati in quanto così facendo: il tour operator potrà porre rimedio in modo tempestivo alla situazione negativa riscontrata, in caso contrario sarà ipotizzabile una riduzione quantitativa del risarcimento proprio a causa del comportamento colposo del turista che non si è attivato celermente.
 
Che cosa occorre provare in giudizio? Una recente pronuncia della Cassazione ha affermato che per conseguire il risarcimento non è necessario dare la specifica prova del danno perché il danno è implicito nell’inadempimento delle prestazioni e/o servizi promessi.
 
Come viene quantificato il risarcimento? Si deve tener conto, innanzitutto, del tempo di vacanza inutilmente trascorso ossia il numero dei giorni ad essa dedicato e della eventuale irripetibilità dell’occasione perduta, come nel caso del viaggio di nozze. Tuttavia, nella prassi, il parametro base di riferimento è dato dal prezzo corrisposto per il viaggio. E’ bene precisare, infine, che la legge esclude che l’agenzia di viaggi o il tour operator siano ritenuti responsabili quando la vacanza è stata rovinata dallo stesso comportamento del turista, oppure dal caso fortuito o da forza maggiore. Si pensi ad una persona che si reca in vacanza con il fine principale di partecipare ad un torneo di golf, in un golf club rinomato e che, dopo essere giunto a destinazione, debba rinunciarvi non per disservizi ma semplicemente perché si fa male a causa esclusivamente propria.
 
Per quanto riguarda, invece, il caso fortuito o la forza maggiore, il classico esempio è legato alla cancellazione del volo a causa di una situazione metereologica di maltempo sullo scalo di destinazione. Anche in questa ipotesi però è bene fare due considerazioni: bisogna valutare innanzitutto la localizzazione geografica dello scalo (Helsinki e Dubai credo siano un bell’esempio!!) nonché il periodo dell’anno in cui si vola (per quanto non ci siano più le mezze stagioni, luglio e dicembre non credo abbiano molte cose in comune!!). Insomma, mi pare abbastanza probabile che la neve a Helsinki in pieno inverno sia una circostanza ampiamente prevedibile e che quindi l’agenzia di viaggi in un caso simile non possa esimersi dalla propria responsabilità invocando un presunto e alquanto improbabile caso fortuito o forza maggiore.
 
Foto di www.ideeperviaggiateto.blogspot.com
 
 
A proposito di situazioni particolari, vi lascio con un divertente aneddoto legato al mio viaggio di nozze. Nel nostro fly and drive attraverso gli Stati Uniti abbiamo ben pensato di farci un giretto anche in Canada e, al controllo presso il posto di polizia della frontiera, chiacchiera tu che chiacchiero io (io poi nasco con una dote naturale in questo ambito!) mio marito inavvertitamente sorpassa la linea di attesa, subito si prodiga in innumerevoli “sorry, sorry sorry e sorry ancora” ma non c’è niente da fare, dopo occhiatacce fulminanti del poliziotto che avrà pensato “I soliti italiani”, veniamo segnalati per un controllo direttamente negli uffici. Immaginate che esperienza indimenticabile: l’attesa, il mio nome (perché proprio il mio???) che viene chiamato e scandito lettera per lettera, il colloquio con una guardia, trattata come la più pericolosa delle criminali in circolazione, mio marito che già si attivava per contattare la più vicina ambasciata per trattare della mia liberazione e invece..tutto è bene ciò che finisce bene!
 
Quindi organizzate bene il vostro viaggio di nozze, magari facendovi dare una mano proprio da chi è esperto in materia (e per dover di cronaca, Vale è una di queste persone) dopo di che fingers crossed and…have a nice holiday!
 
Silvia 
 
 
Silvia Masseroni, la nostra wedding lawyerSilvia Masseroni, la nostra wedding lawyer, è avvocato civilista del foro di Brescia. Moglie e mamma (dopo essere stata una splendida sposa), per La Petite Coco si occupa di consigliare gli sposi in materia legale e contrattuale, per risolvere quei piccoli grandi dubbi che possono sorgere in un momento in cui gli accordi da stipulare sono davvero tanti! Per chiarimenti e consulenze potete contattare Silvia all'indirizzo mail: [email protected]
 

Non perderti gli aggiornamenti!

Iscriviti subito alla newsletter!

Aspetta! C'è dell'altro!

Hai trovato interessante questo articolo? Lasciami un commento!

Images Credits:

Sono Valeria Ferrari, wedding planner, e sono qui per organizzare il vostro grande giorno. Leggi di più...

I MIEI POST PIÙ LETTI
Vai alla raccolta
IN REGALO PER VOI
Il mio eBook gratuito
Mi sposo, e adesso?
IL MIO CORSO
Wedpreneur Academy

per i professionisti
del mondo wedding

TROVA NEL BLOG