Non ho resistito, anche io sabato ho acceso la tv e non mi sono persa un secondo della cerimonia più attesa dell'anno (dopo quelle dei miei sposi ovviamente).

Un evento mediatico che ha portato con sé le solite polemiche, le solite speculazioni, i soliti gossip, ma che, alla fine, si è rivelato nient'altro che questo: un bel matrimonio! Ebbene sì, come romanticona e come wedding planner promuovo a pieni voti il matrimonio di Meghan e Harry! Al netto dei doveri nei confronti della famiglia reale, ho apprezzato moltissimo la libertà con cui gli sposi hanno reso personale la loro cerimonia. Così sentita e partecipata, così piena di sorprese e di pezzetti di culture e religioni diverse. Sono trascorsi tre giorni dalle nozze reali quindi ormai saprai tutti i dettagli che i giornalisti hanno snocciolato prima durante e dopo la messa.

Io non potevo esimermi dal parlare di questo matrimonio sul mio blog, quindi cercherò di raccontarti come ci siano delle cose che possiamo imparare da queste nozze, anche se nostra nonna di professione non fa la regina.

Il momento in cui lo sposo vede la sposa rimarrà sempre il più bello di tutti – Hai notato Harry com'era emozionato quando ha visto la sua futura moglie vestita da sposa? Cerco sempre di spiare questo momento durante i miei matrimoni, perché è qualcosa di davvero unico, uno scambio di sguardi denso di emozioni che a parole non si possono descrivere. Per questo consiglio sempre ai miei sposi di aspettare la sposa all'altare, ma per chi teme di non reggere all'emozione c'è sempre il first look.

Io entro da sola – Sabato abbiamo visto una sposa entrare in chiesa da sola. Era raggiante, fiera e sicura. Ci sono mille motivi per cui alla spalle di una persona non ci sia la classica famiglia in stile Mulino Bianco. Questo non significa che ci debba privare di un giorno ricco, stracolmo di gioia. Scegli tu come organizzare il tuo ingresso e dagli il tuo significato.

Partecipazione – Hai visto come i due sposi hanno vissuto e partecipato alla cerimonia? Si sono goduti ogni parola ed ogni nota. Questo perché tutto quello che è successo l'hanno potuto scegliere e condividere. La loro cerimonia è stata innovativa in molti sensi, scommetto che le parole di Martin Luther King, fortemente volute dalla sposa, saranno inserite in molte cerimonie di nozze nei prossimi mesi.

"We must discover the power of love, the redemptive power of love. And when we do that, we will make of this old world a new world. Love is the only way. There’s power in love. Don’t underestimate it. Don’t even over-sentimentalize it. There’s power, power in love. If you don’t believe me, think about a time when you first fell in love. The whole world seemed to center around you and your beloved. There’s power, power in love. Not just in its romantic forms, but any form, any shape of love. There’s a certain sense, in which when you are loved and you know it, when someone cares for you and you know it, when you love and you show it, it actually feels right. There’s something right about it. And there’s a reason for it. The reason has to do with the source. We were made by a power of love. Our lives are meant to be lived in that love - that’s why we are here. Ultimately, the source of love is God himself - the source of all of our lives".

La semplicità è la nuova eleganza – Così come Kate Middleton ha convinto milioni di spose a volere un abito con le maniche, scommetto che da qui in avanti gli stilisti dovranno fare i conti con la scelta minimal di Meghan. Le repliche di quell'abito si sprecheranno (e ancor di più quelle dell'abito indossato per il galà serale, firmato Stella McCartney, davvero stupendo!). Che ti piaccia o no il vestito scelto dalla sposa, prendi atto di un paio di dettagli: un vestito semplice ti permette di indossare degli accessori particolari, sui quali dirigerai consapevolmente l'attenzione; Coco Chanel, con il suo “prima di uscire di casa guardati allo specchio e togliti qualcosa” aveva proprio ragione; un sorriso dolce e sereno sarà sempre l'accessorio migliore che potrai indossare.

Musica maestro! - Scegliere le note di Stand by me durante un matrimonio reale è di per sé una novità, la versione gospel è stata da pelle d'oca. La colonna sonora del tuo matrimonio è importante, curala con attenzione e dai un significato alle tue scelte. Lascerai tutti piacevolmente stupiti. E commossi.

Questione di backdrop – Ti auguro di poter avere Phlippa Craddock come flower designer per il tuo grande giorno, ma se così non fosse niente paura. La decorazione della facciata della chiesa era incredibile, non ti dico di arrivare a tanto per forza, ma ricordati di curare l'allestimento esterno della tua chiesa. L'entrata sarà lo sfondo di molte immagini importanti: la tua entrata, la vostra uscita, il ritratti di famiglia (ricorda qualcosa?), i primi scatti con gli amici più cari. Regalati un backdrop che richiami immediatamente gli allestimenti e lo stile del tuo evento, non accontentarti di una parete spoglia e vuota.

No tu no – Harry e Meghan, forse perché meno coinvolti in certe dinamiche politiche rispetto al fratello dello sposo e alla sua consorte, hanno preferito non invitare nessun rappresentate di nessun partito politico. Se loro hanno optato per questa scelta, tu puoi sicuramente permetterti di non invitare amici e colleghi di suoceri e genitori :-)

Logistica, cara logistica – Hai visto quante persone attorno alla chiesa? Per fortuna l'arrivo degli ospiti era stato programmato nei minimi dettagli! Forse tu non avrai una folla così nutrita ad attendere il tuo arrivo in chiesa, ma cerca di far sapere in modo chiaro ai tuoi invitati dove e quando arrivare, dove parcheggiare, da dove entrare. Lavori in corso o altre manifestazioni potrebbero bloccare il parcheggio o le strade vicino alla tua chiesa, quindi cerca di essere lungimirante e anticipare la soluzione ai problemi.

Ce n'è sempre una – C'è sempre qualche invitato che si distingue per qualche gaffe memorabile, è successo anche al Royal Wedding, facciamocene una ragione (parlo della lady pizzicata nel tentativo di fare suo uno dei fiori che adornavano l'entrata della chiesa, una delle cose che non vorrei mai più vedere ad un matrimonio).

Se non hai una stuolo di dipendenti reali al tuo servizio e dovrai (o vorrai) organizzare da sola il tuo matrimonio, te la do io una mano! Vai per gradi ed iscriviti alla mia newsletter, non svelerò il tuo nome e il tuo indirizzo mail mai a nessun in vita mia, ma farai compagnia ad altre 3.150 persone e io ti invierò le cinque lezioni di “Mi sposo! E adesso?”, il mio mini corso gratuito, pensato e creato per future spose più che organizzate, per arrivare all'altare sicure e senza ansia. Iscriviti qui, fallo ora!